David Lappartient interviene per la prima volta da Presidente dell’UCI. L’ex numero uno della Federciclo francese ha sottolineato, nel giorno della sua elezione, le linee guida che sosterranno la sua direzione del mondo delle due ruote. In particolare, il bretone pone l’accento sulla riforma del ciclismo professionistico e sulla lotta al doping tecnologico, due aspetti sui quali ha basato la sua campagna pubblica, tra i grandi punti irrisolti della gestione di Brian Cookson. “È essenziale una riforma del ciclismo professionistico, ma la priorità delle priorità è la lotta al doping tecnologico e voglio che l’UCI sia esemplare su questo argomento”, esordisce il quarantaquattrenne.
“Non sto dicendo che ci sono biciclette elettriche, ma dobbiamo essere certi che non ce ne siano – prosegue Lappartient – I corridori che si allenano duramente non meritano di percepire i sospetti circa il doping tecnologico. La gente ha bisogno di unità, del calore, delle relazioni con l’UCI e della credibilità”, sottolineando l’impronta con la quale intende dare forma al suo mandato.
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